Giuseppe Sciuti nasce il 26 febbraio 1834 a Zafferana Etnea (CT) da Salvatore, farmacista,e Caterina dei baroni Costa di Acireale, il suo vero cognome era Sciuto.

-Appena quindicenne,nel 1894 inizia gli studi artistici a Catania,decidendo di non seguire la volontà paterna che lo voleva medico.
-Sin da ragazzo dimostra una image

spiccata attitudine per il disegno e i colori, e viene affidato allo scenografo Giuseppe di Stefano , passando poi alla scuola del pittore Giuseppe Rapisardi, dove studia ornato e prospettiva,e del pittore-ritrattista Giuseppe Gandolfo, il quale gli consiglia di recarsi a Roma o a Firenze per affinare la sua tecnica.
-Ma l’eruzione dell’Etna del 1852 distrugge i poderi paterni,notevole fonte di reddito,e ciò gli impedisce di proseguire gli studifuori dalla Sicilia e lo costringe a guadagnarsi da vivere presso un decoratore acese, Giuseppe Spina.Esegue molte decorazioni nelle case borghesi della provincia ,in particolare Giarre e Riposto,dove si segnala la casa di Giuseppe Tabuso in Via Gramsci.
E’ in questI anni che comincia a dipingere le prime sue importanti opere, benché ancora stilisticamente immature; tra queste sono da ricordare “L’eruzione dell’Etna” (1852), conservato nel Palazzo del Municipio di Zafferana Etnea e “San Giuseppe col bambino” (1854),pala d’altare della Chiesa Madre di Zafferana.
-Nel 1857 sposa Antonietta Torrisi.
Sciuti comincia a produrre lavori ben apprezzati, tanto da meritare dal Comune di Catania l’assegnazione di una borsa di studio, che gli permette di recarsi a Firenze . A Firenze (1862-1866) si accosta ai Macchiaoli e ai Veristi e dipinge alcune opere, fra le quali “La tradita” e “La vedova”,che il comune di Catania acquista a titolo di incoraggiamento al suo rientro.

-Nel 1867 si trasferisce a Napoli e vi rimane per 8 anni ,dove dimora in un Palazzo scuro in Via dell’ antico Pendino ed entrare in contatto con i pittori realisti Filippo Palizzi e Domenico Morelli.
-Nel 1875 si trasferisce a Roma,inizia a realizzare tele di vaste dimensioni di soggetto storico-archeologico,sulla liinea del verismo storico di C.Maccari.
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-Nel 1877 inizia un periodo intenso: vince il concorso, bandito all’Accademia San Luca,per gli affreschi del Palazzo Provinciale di Sassari.
In Sicilia dipinge i sipari dei due massimi teatri dell’isola,il Bellini di Catania,ultimato nel 1883 ,raffigurante” Il trionfo dei catanesi sui libici”,e il Massimo di Palermo nel 1984, raffigurante “Ruggero I che esce dal Palazzo Reale dopo l’incoronazione”.
-Nel 1888 rimane vedovo per la morte della moglie Antonietta.
Espone a Londra presso il Palazzo di Cristallo molti quadri che attirano l’interesse degli inglesi ed invogliano il colonnello F.T.North ad acquistarli tutti per un valore di diecimila sterline.
-Nel 1896 torna a Catania per affrescare la volta e la cupola della Basilica Colleggiata di Catania ;nello stesso periodo produce moltiesime altre opere, tra cui un grande dipinto “Il benessere e le arti”,custodito presso il Palazzo Municipale di ZafferanA Etnea.
-Nel 1898 ultima la tela “La Madonna dei bambini” opera molto delicata conservata presso la Chiesa di Sant’Agata La Vetere di Catania.
-Nel 1900 firma “L’Adultera”ed “Il trionfo della civiltà”.
-Nel 1902 gli vengono commissionati diversi lavori ad Acireale,dove affresca le volte del Palazzo Calanna,della Cappella dei Baroni Pennisi di Floristella e della Cattedrale.
-Nel 1907 completa le impegnative decoraazioni del. Duomo di Acireale, dopo ritorna a Roma.
-Nel 1910 firma una delle versioni de “La verità scoperta dal tempo” al Palazzo Comunale di Catania.
-Nel 1911 viene chiamato a Palermo per affrescare le le volte del sontuoso Palazzo Florio con”Il Trionfo di Bacco “.
-Muore a Roma il 13 Marzo 1911,nell’abitazione di Via de’ Villini fuori Porta Pia, a 77 anni compiuti.
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